Il variatore di luminosità o dimmer consente di scegliere il grado di luminosità di una fonte luminosa installata a casa, spesso lo troviamo già installato su qualche lampada da salotto ma potremmo decidere di volerlo installare ad un lampadario o un applique.
Esistono quindi diversi tipi di variatori di luminosità, quello completo da installare ad una lampada normale o quella che va installata alle placchette di casa per variare la luminosità di una luce a parete. Ogni serie elettrica domestica o da ufficio comprende un variatore di luminosità almeno le più diffuse, occupano lo spazio di un interruttore e anche la loro installazione è esattamente uguale a quella di un interruttore.
Esistono anche variatori azionabili in più punti come un deviatore che permette l’accensione della stessa luce da due punti.
Per il variatore di luminosità normale seguite la guida dell’interruttore normale a questo link per quello deviato guardate invece questa.
La cosa fondamentale da sapere è che non tutte le lampadine possono essere azionate con un variatore di luminosità e quindi fondamentale leggere sulla scatola. I neon non vanno bene.
Il variatore cambia la luce a piacimento partendo dal buoi della lampadina spenta fino ad un 95% circa della luminosità massima, quindi la stessa lampadina installata in un portalampade normale o con variatore darà un circa 5% di luce in più. Ricordate che lampadine troppo potenti non possono subire variazioni di luminosità, leggete sempre i dettagli sulla scatola della lampadina.
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