Nell’immaginario collettivo la frittura fa male e viene sempre associata ad un’alimentazione scorretta, non possiamo dire che tutto ciò sia falso ma possiamo fare in modo, con alcuni importanti accorgimenti, di rendere la frittura qualcosa di “normale” in modo da non rinunciare alla modalità di cottura più saporita che c’é.
Oltre all’utilizzo di una materia prima di alta qualità, l’altro parametro fondamentale è la temperatura che l’olio deve avere.
A questo scopo possiamo procurarci un termometro, consigliabile quello laser in vendita anche online ad una quindicina di euro, che in cucina ci risulterà utile in molteplici situazioni.
Una buona frittura inizia intorno ad i 180 gradi e per evitare che l’olio inizi a fare male non dovrebbe mai raggiungere la temperatura di 220 gradi in cui si arriva al cosi detto punto di fumo che renderebbe l’olio pericoloso da mangiare.
Per alcuni alimenti non c’è bisogno di raggiungere questa temperatura ma per dorarne alcuni è necessario avvicinarsi ai 200 gradi.
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